

Nessuna società organizzata è stata tanto vicina alla realizzazione di un progetto di pacificazione universale attraverso il sincretismo religioso e filosofico tra le due grandi civiltà del Mediterraneo, quella islamica e quella cristiana. Su queste basi avrebbe dovuto realizzarsi il disegno templare rivolto a dare vita ad una federazione di Stati destinata a stringere vincoli di fratellanza con gli altri popoli del bacino mediterraneo. pericolosamente vicini al compimento dell'utopia eretica attirandosi la rovina.
Tesi molto più valida delle ragioni della storia, quali l'intento predatorio di Filippo il Bello, re di Francia, per appropriarsi dei loro tesori. Tutto questo spiega le ragioni per cui, tra le accuse a loro rivolte nel corso dei processi a cui vennero sottoposti, figura quella di avere adorato un idolo bifronte chiamato Baphomet. Ciò potrebbe anche corrispondere al vero, tenendo però conto che non si trattava di un idolo ma del simbolo di un'idea universale di fratellanza, volta a riunire in un'unica testa i due volti della civiltà cristiana e mussulmana.
Gli opposti sono sempre stati presenti nella speculazione filosofica templare, come i loro stessi emblemi dimostrano, a cominciare dallo stendardo bianconero detto Baussant o Beaucent, dal francese arcaico Vaucent, cioé "valgo per cento", chiamato dai templari di lingua italiana il Valcento.La loro permanenza ininterrotta in


Tali rapporti non indussero mai i templari a cedimenti o patteggiamenti sul campo delle armi. La macchina da guerra del Tempio non venne mai meno al suo ruolo, che imponeva a ciascun cavaliere una disciplina disumana e una spietata fermezza di fronte al nemico. Di tale durezza si ha riscontro nei regolamenti e nei rituali templari: "Voi non agirete mai secondo i vostri desideri", avvertiva l'officiante prima dell'iniziazione dei nuovi cavalieri. "Se vorrete andare al di là del mare, vi si terrà di qua; se vorrete restare qua, vi si manderà di là. Se vorrete risiedere ad Acri, vi si manderà a Tripoli o ad Antiochia o in Armenia. Se vorrete restare in Terrasanta, vi si manderà in Puglia o in Sicilia, in Lombardia o in Francia, in Inghilterra o in Borgogna, e dovunque noi abbiamo case o capitanerie o interessi da proteggere. E se vorrete dormire, vi si comanderà di vegliare; se vorrete vegliare, vi si ordinerà di riposare. Se vorrete sostare, vi si farà camminare; se vorrete mettervi in marcia, vi s'imporrà l'attesa. E quando vi si ordinerà di partire, non saprete mai perché né per dove. Siete certo, fratello, di poter sopportare tutto questo?E' nel segno di tanta durezza che i templari, al di là del loro sogno di tolleranza e di pace, rimasero la più temuta milizia crociata in Terrasanta.

Si spiega con il fatto che, pur avendo esaurito con la perdita del Santo Sepolcro il loro ruolo di guerrieri cristiani, i templari furono l'unica organizzazione in grado di assicurare ai principati latini il trasferimento dei propri tesori in Occidente. Si trattò di una delle più complesse esportazioni di capitali della storia, nella quale confluirono tanto i beni dei signori che dei mercanti e delle confraternite religiose.Con le commissioni riscosse dall'operazione, i templari organizzarono un sistema bancario di concezione moderna, inventando strumenti di credito, come l'assegno o la lettera di credito, derivandone un profitto di tali proporzioni da consentire loro di porre le basi per un potere economico smisurato. Molti sovrani d'Europa - per buona parte indebitati con l'Ordine - finirono per trovarsi nelle condizioni di non poter più prendere decisioni di rilievo senza mettere in conto la spada dei templari.Nessun ordine cavalleresco è mai stato così ricco e potente quanto quello del Tempio agli albori del '300, mai un'utopia tanto vicina alla sua realizzazione. Eppure l'illusione si consumò in fretta. La neutralizzazione completa dei templari si compì nel giro di una notte, grazie a uno scaltro colpo di mano dei servizi segreti francesi, che con un pretesto fiscale (la riscossione delle decime) s'introdussero nelle sedi dei Tempio da un capo all'altro della Francia. Ciascun cavaliere si lasciò arrestare senza opporre resistenza, certo di poter contare sulla forza occulta ed invincibile degli altri confratelli, non immaginando che in quella stessa notte del 13 ottobre 1307 venivano anch'essi arrestati.Fu così che la cavalleria templare fu annientata grazie a una trappola concepita da un re cristiano in poche ore. Segregati nei sotterranei di remoti castelli, i cavalieri dal bianco mantello scomparvero così, lasciandosi morire per la maggior parte sotto la tortura pur di non rivelare segreti né ammettere colpe infamanti.Seguirono anni di persecuzioni e di roghi, finché nel 1312 una bolla papale di Clemente V, sottomesso alla volontà di Filippo IV, ratificò lo scioglimento del Tempio.


Tracce del templarismo sono riscontrabili anche nei rituali massonici, e c'è chi sostiene che l'attuale "rito scozzese antico e accettato" sia scaturito dall'esodo degli ultimi templari in Scozia, dove ricomposero segretamente le fila della loro società.Durante la rivoluzione francese si diffuse la credenza che fosse stato un templare il boia cui venne affidata l'esecuzione di Luigi XVI, ultimo discendente di Filippo il Bello. Il che starebbe a significare che non soltanto i templari sarebbero sopravvissuti nei secoli, nonostante la catastrofe abbattutasi sul Tempio, ma avrebbero conservato un tale potere da mettere a segno la loro vendetta.