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TRIBUTO

A ROMA ETERNA

AI NOSTRI PATRES

Perchè l'Antica Roma è oramai un ideale ma rappresenta il centro e la base della civiltà occidentale...

Perchè i Mores Maiorum, le Virtù Romane, vanno oltre i Valori Familiari ...e sono parte integrante della Romanitas che può essere interpretata come "Civiltà Romana"../...

Perchè Roma è anche il centro della nostra Tradizione Marziale e Spirituale.


CHI ESCE DAL FIUME DELLA TRADIZIONE
SI PERDE NEL MARE DELLA DECADENZA
J.Evola


L'importanza dell'esercizio
Addestramento alla scherma
E' evidente che in ambito militare che l'esercizio gioca il ruolo maggiore. L'importanza di questa pratica era stata colta già in epoca repubblicana: ricordiamo Catone il Vecchio, Varrone e Cicerone; avremmo potuto citare altri esempi, più antichi.

Lo scopo fondamentale dell'allenamento stava nel conferire al soldato romano la superiorità sul barbaro nel corso della battaglia.

Il legionario deve superare il proprio eventuale avversario prima di tutto fisicamente; è facile capire come sia l'attività sportiva a contare qui. Ma occorre altresì temprare i caratteri. "Con l'esercizio militare, i Romani preparavano non soltando dei corpi robusti ma anche delle anime forti", osserva Flavio Giuseppe. Questa pratica permette inoltre di sopportare meglio le ferite, di non impaurirsi. L'effetto psicologico è molto considerato; esso presenta un vantaggio notevole: soldati che sanno eseguire alla perfezione le loro manovre in presenza del nemico, possono anche sortire l'effetto che quest'ultimo ne risulti atterrito ed eviti il combattimento dandosi alla fuga.

Ma c'è di più: con l'esercizio è legata la disciplina e questa era così importante da essere divinizzata e da ricevere altari in tutti i campi. Con essa non si intendeva soltanto l'obbedienza cieca agli ordini: che anzi, questo atteggiamento veniva considerato piuttosto come una conseguenza. In realtà disc-iplina, si trova la radice disc-o, -ere; e questo verbo significa imparare: bisogna formarsi al mestiere militare, "impararne" tutti i misteri.

L'Esercito Romano
Yann Le Bohec
Edit. Carrocci
La recluta deve essere istruita anche nel genere di esercizio chiamato scherma, le cui regole sono tramandate dagli istruttori del campo, e in parte questa usanza è ancora in vigore. L'esperienza dimostra che gli schermitori combattono meglio di tutti gli altri: durante una battaglia si può capire quando un soldato addestrato sia migliore di quello che non lo è, e quanto quello allenato nella scherma superi in abilità i suoi commilitoni. Presso gli antichi questo esercizio fu così accuratamente praticato che i maestri di scherma erano compensati con una doppia razione di viveri, mentre i soldati che mostravano di non averlo appreso a sufficienza ricevevano orzo al posto del frumento, e non usufruivano del normale vettovagliamento se non davano prova di capacità in ogni disciplina militare di fronte al prefetto della legione, ai tribuni o ai principi: ciò era dovuto al fatto che nessuna organizzazione è più solida, più fortunata e più lodevole di uno Stato in cui abbondino soldati ben addestrati. Infatti né la bellezza dei vestiti, né lo sfavillio dell'oro e dell'argento, né lo splendore delle pietre preziose possono rendere rispettosi i nemici nei nostri riguardi, perché essi si sottometteranno solo al timore delle armi.

In ogni altra situazione, come scrisse Catone, qualsiasi sbaglio può essere riparato, mentre gli errori commessi in battaglia non permettono correzioni, giacché essi sono immediatamente seguiti dalla punizione. Infatti coloro che combattono con ignavia o imperizia sono presto uccisi o, volti in fuga, non osano più contrastare i vincitori ad armi pari.

De re militari
Flavio Renato Vegezio